Fessurazioni – Distacchi materiale
Le valutazioni vanno distinte in base alla tipologia del materiale di finitura. Tra quelli più comuni:
Che cosa fare
Per tutti i tipi di rivestimento esterno è consigliabile un controllo annuale delle superfici, da effettuarsi visivamente e, laddove si individui qualche segnale di degrado, è necessario provvedere invece a verifiche tattili, o con l’ausilio di strumentazioni specifiche, di stabilità del rivestimento.
La casa o meglio il suo stato di conservazione va controllata con una certa costanza. Questa è la strada giusta per mantenere l’edificio in efficienza. Al punto che è buona norma attenersi a un calendario degli interventi che permetta di provvedere tempestivamente non appena si riscontra qualche danno, con conseguente risparmio. Ecco una guida per non farsi sfuggire nulla e programmare per tempo gli eventuali lavori.
Tetto | Ordinaria: 1 anno / Straordinaria: 10 anni / Ristrutturare: 15-40 anni |
Discontinuità del manto – Ossidazione – Infiltrazioni
Per questo elemento così importante ai fini della durata di tutto l’edificio, conta molto il tipo di manto. Poiché ogni materiale risponde alle sollecitazioni in modo differente, il degrado può avere manifestazioni diverse. A eccezione della presenza di infiltrazioni e umidità negli ambienti sottostanti che indica sempre punti di discontinuità in superficie.
Con tegole Le problematiche riguardano il disallineamento degli elementi di falda e dei terminali di colmo e la fessurazione – o addirittura la rottura – di questi. Ma anche l’alterazione delle lattonerie e delle piombature nei raccordi con le canne fumarie.
In metallo Anche ai non esperti non possono sfuggire i fenomeni di ossidazione delle lastre e quelli di corrosione dei relativi sistemi di fissaggio, che vanno monitorati. L’integrità di questi elementi, infatti, garantisce continuità e stabilità alla copertura.
In guaina Rigonfiamenti, distacco dei lembi, lesioni visibili come il deterioramento superficiale non sono da trascurare, ma vanno tenuti sotto controllo per seguirne l’evoluzione. Un intervento è richiesto invece se si riscontrano punti di ristagno dell’acqua o sollevamenti in corrispondenza di raccordi, sormonti e risvolti tra le fasce di posa.
Che cosa fare
Per tutte le tipologie di copertura devono essere eseguiti dei controlli visivi periodici,con cadenza non superiore a un anno in modo da evitare l’insorgere dei gravi fenomeni di infiltrazione.