Vorresti ristrutturare la tua casa ma non sai quanto potrebbe costare? Non ti resta che leggere l’articolo e contattarci per un preventivo.
Se ristrutturi casa potrai sfruttare meglio gli spazi, abbattere le spese energetiche, ridurre i costi periodici di manutenzione e creare un ambiente più sano e gradevole.
Il prezzo pagato all’impresa edile per ristrutturare un intero appartamento parte da circa 200 euro a metro quadro. Per interventi di media complessità il costo si aggira sui 450 euro a metro quadro.
Per ristrutturazioni di pregio, inclusive di impianti complessi e lavorazioni architettoniche particolari, il costo può aggirarsi dai 900 ai 1.400 euro a metro quadro.
Ci sono poi interventi mirati, ad esempio la sola ristrutturazione del tetto può costare sui 130-180 euro a metro quadro. La ristrutturazione del bagno può costare dai 3 agli 8mila euro, sanitari e mobiletti inclusi. Il cappotto termico può costare tra i 4mila (per un appartamento) e i 12mila euro (per una villetta).
Grazie alla detrazione fiscale e all’ecobonus, il costo effettivo può risultare meno della metà.
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Fessurazioni – Umidità – Cedimenti
I muri perimetrali possono presentare fenomeni di fessurazione, più o meno estesi. Le cause possono essere differenti; per individuarne correttamente l’origine, conta la loro posizione sulla superficie muraria e anche la loro evoluzione nel tempo. Se sono lievi e seguono il profilo di travi e pilastri, per esempio, possono essere provocate dal normale movimento meccanico dell’edificio, generato da dilatazioni termiche, vibrazioni, spinta del vento. Se invece la fessurazione è palese e profonda o si manifesta in zone inusuali, bisogna intervenire diversamente, con il parere preventivo di un tecnico strutturista (geometra, architetto o ingegnere abilitato). Macchie scure, bagnate e parallele al terreno (alte anche oltre il metro) sono invece tracce di umidità di risalita. Umidità da condensa e infiltrazioni si manifestano con macchie sul profilo superiore delle pareti (che spesso interessano anche gli ambienti interni).
Che cosa fare
Nei casi di fessure compatibili con i fisiologici movimenti strutturali, se ne deve comunque valutare l’entità: se minime e senza distacco materico, occorre mantenerne monitorata la trasformazione nel tempo, per prevenire danni più seri; solitamente si può rimediare colmando il vuoto con prodotti specifici (stucco o sigillante al silicone secondo la profondità) e coprendo con una nuova tinteggiatura.
Fessurazioni – Distacchi materiale
Le valutazioni vanno distinte in base alla tipologia del materiale di finitura. Tra quelli più comuni:
Che cosa fare
Per tutti i tipi di rivestimento esterno è consigliabile un controllo annuale delle superfici, da effettuarsi visivamente e, laddove si individui qualche segnale di degrado, è necessario provvedere invece a verifiche tattili, o con l’ausilio di strumentazioni specifiche, di stabilità del rivestimento.
La casa o meglio il suo stato di conservazione va controllata con una certa costanza. Questa è la strada giusta per mantenere l’edificio in efficienza. Al punto che è buona norma attenersi a un calendario degli interventi che permetta di provvedere tempestivamente non appena si riscontra qualche danno, con conseguente risparmio. Ecco una guida per non farsi sfuggire nulla e programmare per tempo gli eventuali lavori.
Tetto | Ordinaria: 1 anno / Straordinaria: 10 anni / Ristrutturare: 15-40 anni |
Discontinuità del manto – Ossidazione – Infiltrazioni
Per questo elemento così importante ai fini della durata di tutto l’edificio, conta molto il tipo di manto. Poiché ogni materiale risponde alle sollecitazioni in modo differente, il degrado può avere manifestazioni diverse. A eccezione della presenza di infiltrazioni e umidità negli ambienti sottostanti che indica sempre punti di discontinuità in superficie.
Con tegole Le problematiche riguardano il disallineamento degli elementi di falda e dei terminali di colmo e la fessurazione – o addirittura la rottura – di questi. Ma anche l’alterazione delle lattonerie e delle piombature nei raccordi con le canne fumarie.
In metallo Anche ai non esperti non possono sfuggire i fenomeni di ossidazione delle lastre e quelli di corrosione dei relativi sistemi di fissaggio, che vanno monitorati. L’integrità di questi elementi, infatti, garantisce continuità e stabilità alla copertura.
In guaina Rigonfiamenti, distacco dei lembi, lesioni visibili come il deterioramento superficiale non sono da trascurare, ma vanno tenuti sotto controllo per seguirne l’evoluzione. Un intervento è richiesto invece se si riscontrano punti di ristagno dell’acqua o sollevamenti in corrispondenza di raccordi, sormonti e risvolti tra le fasce di posa.
Che cosa fare
Per tutte le tipologie di copertura devono essere eseguiti dei controlli visivi periodici,con cadenza non superiore a un anno in modo da evitare l’insorgere dei gravi fenomeni di infiltrazione.